LA VISUALIZZAZIONE
Una delle più potenti abilità del nostra mente.
Quando un giocatore usa la visualizzazione (immaginazione eventi, situazioni, movimenti,emozione ecc.)
al suo massimo potenziale, il suo processo di apprendimento accelera. Inoltre la visualizzazione lo aiuterà, prima e durante ogni partita.
Le persone usano la visualizzazione ogni giorno incosciamente, per esempio quando decidono di andare da un posto al altro della propria città, inconsciamente visualizzano che strada prendere, il punto di arrivo, e cosa eventualmente evitare.
Anche i tennisti usano la visualizzazione durante e prima di una partita, ma di solito lo fanno incosciamente e soprattuto in modo negativo. Come ad esempio, quando pensano alle conseguenze negative della sconfitta o addirittura del singolo colpo sbagliato. Prendiamo ad esempio un giocatore professionista, che per la prima volta fa un torneo importante, durante e prima della partita incomincia a pensare. "Se perdo brucio la mia possibilità di entrare a far parte del tennis che conta" Oppure. "Se perdo vado a casa e chi sa quando mi ricapiterà questa occasione". "Se perdo tutti quelli che mi sostengono penseranno che non sono abbastanza bravo" ecc. ecc. In questo caso stanno visualizzando il fallimento, e come si sentiranno in futuro se succederà. Tutto questo li distoglierà dalla concentrazione e andranno in ansia sprecando energie preziose.
Per risolvere questo problema hanno bisogno di visualizzare il successo e di come si sentiranno e proveranno quando ci riusciranno. Questo li riempirà di energie positive che li aiuterà a trovare la strada per la vittoria.
DOVE E COME APPLICARE LA VISUALLIZZAZIONE NEL GIOCO DEL TENNIS?
VISUALIZZARE LA VITTORIA E NON LA SCONFITTA
Nel giorno prima e anche negli attimi precedenti a una partita è importante immaginare la vittoria, visualizzare nella nostra mente la gioia di questo evento, la felicità che proveremo, il senso di soddisfazione e l'entusiasmo che ci invaderà. Questo ci aiuterà a pensare in positivo.
Quando invece succede il contrario, ossia quando pensiamo in negativo, sopprimiamo tutto questo con l'immaginazione della vittoria e in seguito, concentriamoci per ottenerla.
APPENA COMMETTIAMO UN ERRORE
In questo caso invece di imprecare, sbattere la racchetta per terra, e dire una miriade di frasi deleterie su noi stessi (atteggiamento negativo che si ripercuote sulla partita).
Dobbiamo allontanaci fisicamente dal punto in cui è stato commesso l'errore e visualizzare nella nostra mente esattamente dove ha colpito il campo la pallina, in che punto del campo ero quando l'ho colpita, a che altezza dalla rete, quanta rotazione gli ho messa e quanta forza gli ho dato.
Questo tipo di visualizzazione positiva ha due effetti benefici, ti allontanerà da pensieri negativi e addestrerà il tuo corpo ad una situazione simile quando dovrai ripetere il colpo. Un altro aiuto c'è lo potrà dare emulare il gesto tecnico senza la pallina.
TATTICA E STRATEGIA
Quando il giocatore sta pianificando la sua tattica prima della partita, potrà visualizzare (vedere nella sua mente) come si colpiscono alcune combinazioni di colpi, come si dovrà muovere per farlo. Potrà visualizzare dove servirà le sue prime battute e che tipo usare (piatta, kick o slice), potrà visualizzare il corretto movimento e lui stesso che riesce a colpire il punto desiderato, potrà visualizzare lui che effettua un ottima risposta, che direzione gli farà prendere ecc. ecc. Quando poi giocherà, reagirà e deciderà molto più velocemente perché ha già programmato le decisioni e le direzioni.
La stessa cosa succede quando studiamo e proviamo a simulare un interrogazione, in questo caso sceglieremo le parole da usare, le frasi, a che argomenti collegarci ecc. ecc. Programmare le cose nella nostra mente rende l'esecuzione più facile.
ANTICIPARE GLI ERRORI COMPORTAMENTALI CHE SI COMMETTONO
Un altro uso efficace della tecnica di visualizzazione e quando il giocatore anticipa nella sua mente situazione che potrebbero fargli perdere la calma (una palla facile sbagliata, una palla sulla riga chiamata fuori...) e la concentrazione, o addirittura farlo arrabbiare. In seguito si visualizzano queste situazioni e il modo per gestirle. In questo modo l'atleta si prepara per quanto accadranno nella realtà e reagirà immediatamente e positivamente in base alla programmazione precedente.
Sopra vi ho spiegato come reagire agli errori cosa fare e cosa non fare, ecco programmare in precedenza cosa fare e come comportarsi, aiuterà ad assumere l'atteggiamento positivo imparato.
PREPARAZIONE MENTALE
Capita spesso ai tennisti durante e prima una partita importante di innervosirsi, magari perché non sono abituati al tipo di pressione e al pubblico. Per migliorare questo situazione, il giocatore prima della partita (anche un giorno prima) deve immaginarsi la stessa situazione, magari una partita importante, una finale, con tanto pubblico come non gli era mai capitato, con i familiari e gli amici che lo guardano, immaginare che avvenga proprio li dove il giorno seguente o le ore seguenti giocherà realmente quella partita. Quando poi accadrà nella realtà, sarà più preparato mentalmente, poiché ha già sperimentato le stesse emozioni nella sua mente.
CAPACITA' FISICHE
Vi è mai capitato il guardare salto del asta o il salto in lungo? Ecco in questo sport l'atleta prima di una prestazione, immagina come fare a saltare più in alto e più a lungo. Nello stesso modo il tennista potrà immaginare come è in grado di sopportare la fatica, quanto è bravo a giocare le partite combattute, può immaginare di essere veloce e fluido, può immaginare di essere fortissimo in difesa o in attacco. Le immagini mentali hanno un grande potere!
E' esattamente cosi, condivido appieno, l'unico problema è che anche se la teoria la si conosce benissimo, poi in campo, sotto sforzo, con poco ossigeno, si tende a rilasciarsi e pensare agli aspetti positivi. Credo infatti che la differenza fra due atleti di pari livello, sia la capacità di mantenere il più a lungo possibile la concentrazione sulle visualizzazioni positive. Oggi come non mai il tennisè divenuto più "psico" che "fisico"...
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